PROGETTO DEFINITIVO PER IL RECUPERO, RISANAMENTO CONSERVATIVO E RESTAURO DEI PROSPETTI DELLA CANONICA A DENNO (TRENTO).
Committente: Parrocchia Santi Gervasio e Protasio
Importo complessivo dell’opera:
- progetto definitivo: € 56.734,25
Periodo di esecuzione del servizio:
- progetto definitivo: marzo 2021
Ruolo svolto nell’esecuzione del servizio:
Incarico per la progettazione definitiva.
Descrizione architettonica dell’opera
L’edificio che ospita la Canonica di Denno (p.ed. 24 C.C. LAVIS) è di epoca tardo 1500 – inizio 1600 anche se, vista la muratura presente ad est in fondo all’androne con un’angolata bugnata, mi sento di dire che nasce su preesistenze almeno tardo medievali. Il corpo di fabbrica si sviluppa su tre lati, i lati nord e ovest sulla via pubblica rispettivamente via Dante e via SS. Gervasio e Protasio, il lato sud si affaccia sul giardino di pertinenza; il quarto lato è in aderenza con altri edifici ma emerge nella parte del sottotetto.
Il prospetto principale, orientato ad ovest, si sviluppa per 21,20 metri, il prospetto a nord per 11,85 metri mentre il prospetto a sud per 19 metri; queste tre facciate hanno un’altezza di circa 11, 50 metri.
Il prospetto principale è caratterizzato da un importante portale con mascherone in chiave EA05, realizzato in pietra calcarea di colore bianco, composto da soglia, piedritti con basamento sporgente, capitelli, architrave ad arco a tutto sesto con elemento in chiave, elementi spaccati, squadrati, bugnati con superficie finita a punta grossa e nastrino perimetrale a scalpello piano. Ai lati del portale sono presenti 4 aperture rettangolari realizzate in pietra calcarea di colore bianco composta da davanzale con finitura liscia, piedritti ed architrave piano composti da elementi spaccati, squadrati, bugnati con superficie lavorata a scalpello a punta grossa e nastrino perimetrale a scalpello piano, dotate di inferriata in ferro 01.
Il primo piano è scandito 5 aperture EA03 di cui la terza in asse con il portale; esse mostrano una cornice rettangolare realizzata in pietra calcarea di colore bianco composta da davanzale modanato, piedritti ed architrave piano e modanato con cimasa con rialzo a toro in pietra calcarea di colore rosso. Al piano secondo, sempre in rigoroso allineamento, ci sono altre 5 aperture: a differenza delle sottostanti, queste hanno la cornice EA09 realizzata in intonaco di colore bianco composta da davanzale, piedritti ed architrave piano. Il coronamento della facciata presenta, sottogronda, cinque aperture rettangolari, sempre con cornice in intonaco EA08. Il basamento è realizzato con intonaco finito a sbriccio in calce idraulica I02; il resto della facciata in intonaco di calce idraulica con impasto di colore grigio con superficie liscia e finitura di colore rosa, I01. Questo ultimo strato risale ai lavori di ristrutturazione della Canonica eseguiti agli inizi degli anni ’90.
Il prospetto a nord si differenzia per la presenza del portone di accesso al garage e per la scansione diversa delle aperture di sinistra per la presenza dello scalone in pietra per la distribuzione verticale del palazzo. Su questa superficie sono visibili, in corrispondenza di distacchi dell’intonaco I01, tracce dell’intonaco precedente in calce I03 finito a frattazzo.
Il prospetto sud ripropone la sequenza delle aperture del prospetto principale ma al piano terra ha due aperture con due assi: la prima è il portale EA06 realizzato in pietra calcarea di colore bianco, composto da soglia, piedritti con basamento sporgente, capitelli, architrave ad arco a tutto sesto con elemento in chiave, elementi spaccati, squadrati, bugnati con superficie finita a punta grossa e nastrino perimetrale a scalpello piano; la seconda è il portalino EA07 realizzato in pietra calcarea di colore bianco, composto da soglia, piedritti con basamento sporgente, architrave piano, elementi spaccati, squadrati, bugnati con superficie finita a punta grossa e nastrino perimetrale a scalpello piano.
I portoni sono in legno; le finestre sono dotate di ante da oscuro. Il manto di copertura è in coppi mentre le lattonerie sono in lamiera.
La situazione più compromessa si rileva sul prospetto a nord. Il sottile strato di intonaco con tinteggiatura molto probabilmente ad acrilico risalente agli anni ’90 si sta in molti punti sollevando con fenomeni di distacco e messa in luce dello strato più antico in calce aerea I03 e del supporto I01. L’umidità di risalita ha superato senza grandi segni la fascia di sbriccio ma ha lavorato al di sopra. Sono presenti anche tracce di stuccatura.
Sul prospetto principale la situazione per patologie è analoga ma meno compromessa nella parte superiore. Ancora meno sulla parte a sud, ad eccezione della parte inferiore della fascia a sbriccio per la presenza di vegetazione.
Gli elementi architettonici presentano deposito superficiale, erosione con polverizzazione sia della pietra che dei giunti in malta di calce e diverse fratturazioni.
Progetto di intervento
Si prevede di eseguire il risanamento secondo i seguenti interventi: la rimozione degli intonaci degradati, l’idrolavaggio delle superfici esterne, l’integrazione di intonaco con calci desalinizzate, la posa di fondo antimuffa, la posa di fissativo murale, la posa di fondo intermedio riempitivo, la posa di ciclo deumidificante per il basamento, la posa di tinteggiatura ai silicati, la posa di canale e pluviale in rame, la realizzazione di un cuneo di raccordo tra guaina e canale di gronda, compresa la posa di una membrana traspirante con doppio nastro acrilico, smontaggio e rimontaggio del manto di copertura per la fascia perimetrale e il restauro degli elementi lapidei.