RECUPERO, RISANAMENTO CONSERVATIVO E RESTAUTODEI PROSPETTI ESTERNI DELLA CHIESA PARROCCHIALE DI S.FELICE DA NOLA p.ed. 396 C.C.FIEROZZO-VLARÖTZ (TRENTO).
Committente: Parrocchia di San Felice da Nola in Fierozzo
Importo complessivo dell’opera:
- progetto definitivo: € 83.759,64
Periodo di esecuzione del servizio:
- progetto definitivo: marzo 2021
Ruolo svolto nell’esecuzione del servizio:
Incarico per la progettazione definitiva.
Descrizione architettonica dell’opera
Non si hanno informazioni certe circa l’anno di edificazione della chiesa di S.Felice da Nola (p.ed.396 C.C. Fierozzo): negli attivi visitali della Diocesi di Feltre Archivio Diocesano Tridentino, Riassunto degli Atti Visitali della Diocesi di Feltre, pag. 136 anno 1696 si legge: “si fabbricò e si benedisse la nuova chiesa e si ottenne di potervi far celebrare le messe e di unirvi il cimitero”. La scheda di approfondimento dell’inventario dei beni culturali immobili delle diocesi italiane relativa alla Chiesa di San Felice da Nola di Fierozzo data invece la costruzione tra la fine di maggio del 1726 e la prima metà di novembre 1727, per volontà di Cristel Iobstraibizer di Fierozzo.
L’edificio attuale è il risultato della riedificazione avvenuta tra il 1887 e il 1895 su progetto dell’architetto perginese Giovanni de Ferrari e venne prima benedetto nel 1895 (data riportata sopra il portale d’ingresso della facciata principale) e poi consacrato il 21 luglio del 1911. Della costruzione del campanile si trova traccia in una lettera del 1841 nella quale dando disposizioni sull’uso di due lasciti si legge “impegnandosi fiorini 100 nella fabbrica del campanile” Archivio Diocesano Tridentino, Libro B (1841), n. 3; inoltre sul lato sud-ovest dello stesso è riportata la data 1850.
L’edificio sacro è ad aula unica (misure esterne m. 12,40 x 22,50) con abside poligonale sul lato est. A sinistra della facciata principale è posto il campanile (altezza m. 27,50 ca.) a cui si accede tramite una porta che lo collega con la navata della chiesa. A destra della chiesa è presente un secondo corpo di fabbrica, direttamente collegato con il presbiterio, che ospita la sagrestia, un deposito e la centrale termica (quest’ultima dotata di un accesso indipendente dall’esterno).
Al centro della facciata principale si trova il portale d’ingresso alla Chiesa sormontato da una finestra circolare con vetrata policroma; sui lati sud e ovest sono presenti altre due aperture di collegamento con la navata interna e finestre semicircolari anch’esse con finestre policrome. Il prospetto conclude in un timpano che presenta passante una croce. Le facciate sono rivestite con un intonaco di colore beige, nella parte inferiore è presente un basamento in intonaco di colore rosa più scuro con finitura superficiale a sbriccio che presenta numerosi distacchi causati dall’umidità di risalita. Un intonaco con finitura di colore bianco disegna le cornici delle aperture e i marcapiani. Il campanile presenta un quadrante in intonaco dell’orologio, scarsamente conservato a cui si unisce il non funzionamento dell’orologio. La copertura della Chiesa è in lastre di pietra, mentre quella del presbiterio e del volume della sagrestia è in lamiera zincata verniciata color testa di moro. Internamente tutte le pareti e i soffitti con volte a crociera sono decorate a tempera. Sopra l’ingresso è presente un ballatoio in legno che ospita la cantoria dove è collocato l’organo opera della ditta “Gebrüder Riger che lo donò nel 1899.
Stato di degrado
La fascia basamentale in intonaco finito a sbriccio risente molto dell’umidità di risalita con conseguente decoesionamento e distacco dello strato di intonaco. L’intonaco invece dei prospetti si presenta meglio conservato nell’impasto ma con situazioni di lieve decoesionamento, erosione e deposito superficiale. Sono maggiormente evidenti gli episodi di sollevamento per esfoliazione dell’ultimo strato di tinteggiatura di colore beige. L’affusto del campanile presenta altresì fenomeni di dilavamento con decoesione dell’intonaco e distacco.
Progetto di intervento
Si prevede di eseguire il risanamento secondo i seguenti interventi:
- Rimozione degli intonaci degradati (basamento e in maniera puntuale sulle su tutte le superfici esterne)
- Idrolavaggio delle superfici esterne (su tutte le superfici)
- Integrazione di intonaco con calci desalinizzate (nelle zone di rimozione escluso il basamento)
- posa di fondo antimuffa (su tutte le superfici)
- Posa di fissativo murale (su tutte le superfici escluso il basamento)
- Posa di fondo intermedio riempitivo (su tutte le superfici escluso il basamento)
- Posa di ciclo deumidificante per basamento
- Posa di tinteggiatura ai silicati (su tutte le superfici).