Consolidamento statico, restauro e conservazione dei ruderi dei settori del Castello Vecchio e del Castello Nuovo 3° lotto funzionale per il recupero della corte nuova e di parte del Castello Vecchio.
Committente: Comune di Telve
Importo lavori III° lotto:
- progetto preliminare: € 363.860,00
Periodo di esecuzione del servizio:
- progetto preliminare: novembre 2019
Ruolo svolto nell’esecuzione del servizio:
Incarico per la progettazione preliminare.
Il progetto preliminare definisce gli interventi per il 3°Lotto funzionale riguardante il recupero della Corte Nuova e di parte del Castello Vecchio PROGETTO PER IL CONSOLIDAMENTO STATICO, IL RESTAURO E LA CONSERVAZIONE DEI RUDERI MURARI DEL CASTELLO VECCHIO E DEL CASTELLO NUOVO DI CASTELLALTO sito nel comune di Telve a circa 818 m di quota s.l.m. (p.ed. 464 C.C. Telve di Sotto). Il castello è di proprietà del barone Ferdinando Buffa di Castellalto; è un bene tutelato ai sensi del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio. Nel 2011 è stata firmata una convenzione di comodato tra la proprietà e il Comune di Telve, con la quale l’Amministrazione Comunale si è presa in carico il complesso fortificato per 31 anni.
Progetto di intervento
Il progetto d’intervento relativo al 3° Lotto Funzionale prevede un intervento generale di verifica, consolidamento statico, recupero, conservazione e restauro delle superfici a redere, sia verticali che orizzontali, relativamente a tutto il castello, sia castello Vecchio che Castello Nuovo. Il forte degrado strutturale e non in cui versano le strutture evidenzia l’urgenza dell’intervento di consolidamento ed impone con tempestività la partenza degli interventi ora nella zona della Corte Nuova e del Castello Vecchio. Le strutture del castello Vecchio avranno comunque bisogno quanto prima di altrettante verifiche ed interventi. Sono previsti interventi di restauro strutturale che conservano l’impianto e gli elementi esistenti: si tratta cioè di interventi di riparazione e consolidamenti puntuali che consentano l’eliminazione delle condizioni di vulnerabilità delle strutture senza modificare gli equilibri statici ormai consolidati.