RESTAURO CONSERVATIVO CON SOSTITUZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO E DELL’IMPIANTO TERMICO PER LA CHIESA S. MARIA MADDALENA E S. NICOLÒ DI BARI, P.ED. 113 C.C. PALÙ DEL FERSINA (TN).
Committente: Parrocchia Santa Maria Maddalena
Importo complessivo dell’opera: € 303.772,59
Importo del servizio classe I cat. d (E.22): € 268.097,67
Periodo di esecuzione del servizio:
- progetto preliminare: agosto 2017
- progetto definitivo/esecutivo: novembre 2017
- variante n.1 di progetto: settembre 2020
- esecuzione: 9 aprile 2019 – 20 agosto 2021
Ruolo svolto nell’esecuzione del servizio:
Incarico per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, Direzione Lavori, Misure Contabilità, CRE, CSP e CSE.
Progetto di intervento
I lavori sono iniziati in data 29 maggio 2020. È stato anzitutto eseguito un sopralluogo assieme ai funzionari della SBC Soprintendenza per i Beni Culturali dott. Salvatore Ferrari e la restauratrice Maria Luisa Tomasi per visionare gli altari che dovranno essere preventivamente smontati. Dopo aver allestito il cantiere si è proceduto al montaggio dei ponteggi attorno alla chiesa e al campanile. Successivamente si sono eseguiti i primi sondaggi stratigrafici sia all’interno che all’esterno della chiesa, per approfondire la conoscenza morfologica e stratigrafica dell’edificio. Sono quindi iniziate le operazioni di descialbo della sagrestia e di sgombero dell’interno della chiesa, per cui sono stati smontati gli altari, le statue, i lampadari e il tabernacolo. Inoltre, sono stati effettuati i dovuti sopralluoghi per le campane e per il tetto, lo scavo esterno e per il nuovo impianto elettrico. Durante la demolizione delle malte cementizie è stata rinvenuta la finestra che si impostava a sinistra del portale. Nei giorni seguenti i restauratori hanno provveduto alla stesura di biocida sugli intonaci del campanile, della chiesa e sul portale lapideo principale. Poi si è provveduto allo smontaggio della vetrata policroma che decora la lunetta al di sopra del portale; si è rimossa la pavimentazione lignea della cantoria e le lastre in porfido all’interno della chiesa; e si è smontata la struttura in mattoni forati a sostegno della mensa in pietra dell’altare. All’esterno si è proseguito con gli scoprimenti degli intonaci antichi. In agosto è iniziato lo scavo all’interno della chiesa, con conseguente rimozione del cemento della soletta, delle canaline cementizie e del vespaio in pietra; abbassando i bordi di cemento delle integrazioni degli anni ’90. Parallelamente si è cominciato il rinnovo dell’impianto elettrico e dei motori delle campane. In seguito, sono iniziate le operazioni di rinzaffo antisale di calce idraulica naturale sul basamento esterno della chiesa (lato sud, sagrestia, abside e cantoria). Si è poi proceduto con la pulitura degli intonaci antichi in facciata, la rasatura degli intonaci del campanile e l’integrazione di malta lungo le lattonerie. I lavori sul campanile sono proseguiti con tinteggiatura esterna e pulizia interna. Invece all’esterno della chiesa si sono continuate le operazioni di pulitura degli intonaci antichi. Sono state eseguite anche delle misurazioni della temperatura e dell’umidità relativa all’interno dell’edificio. Mentre continuavano le operazioni di scavo all’interno della chiesa sono state rinvenute delle ossa che sono state prontamente documentate e risotterrate sul posto. A settembre si è provveduto alla prima stesura del massetto di cemento all’interno e alla preparazione della struttura di contenimento per i condotti dell’impianto di riscaldamento, per i quali è stato realizzato un foro nella parete absidale. Al contempo proseguono i lavori di consolidamento degli intonaci esterni della chiesa e viene aperta la finestra destra sulla facciata principale. Sono poi iniziai gli interventi sulla vecchia copertura, con sostituzione finale della guaina sotto alle scandole e la posa dei nuovi listelli. Contemporaneamente sono continuate le operazioni di rinzaffo e rasatura delle malte del basamento della chiesa e sono stati realizzati dei carotaggi interni per l’areazione del vespaio aerato. Quindi, è stata fatta la gettata di massetto di cemento sopra gli igloo dopo aver disposto la rete elettrosaldata e la lamiera grecata sopra i canali.
In ottobre, alla luce di quanto riscontrato durante il corso dei lavori si è resa necessaria la stesura della Variante n. 2 del progetto, per procedere ad alcune variazioni delle previsioni progettuali e altre variazioni in quantità (riportate sotto).
I lavori sono continuati con il trattamento in impregnante trasparente per legni a vista delle mantovane in larice della facciata e della finestra absidale. Nel frattempo, le operazioni di descialbo all’interno hanno portato al ritrovamento di decorazioni del ‘500. Si sono ricostruite le spallette del davanzale della finestra destra e spallette e angoli di quella sinistra. In seguito, si è provveduto alla stuccatura degli intonaci antichi della facciata, dopo aver applicato le malte di fondo. Successivamente sono iniziate le operazioni di scavo all’esterno per la posa dell’impianto di termico, e attorno al perimetro della chiesa è stata posata la membrana bugnata alveolare per la protezione dei muri di fondazione e del tubo di drenaggio. In febbraio è stato riorganizzato il cantiere e allestito all’interno della chiesa. Sono continuate le operazioni di sverniciatura dei portoni, realizzazione di carotaggi e fori nella centrale termica (di cui verrà demolito il camino) e descialbo di sagrestia, cantoria e abside. Si è proceduto poi al trattamento e pulitura dei decori interni. Successivamente sono state montante le inferriate sulla finestra a sinistra dell’ingresso e su quella a destra, e si sono iniziate le operazioni di pulitura e sverniciatura delle finestre, con anche la sostituzione dei i vetri della finestra absidale. In seguito, è stata preparata la nicchia sottofinestra per ospitare il fonte battesimale e si sono predisposti i telai lignei per la sagrestia, mentre all’esterno sono stati eseguiti gli scavi e le demolizioni perimetrali. Sempre all’interno si è provveduto alla realizzazione della coibentazione e alla posa delle lastre in porfido della pavimentazione, con successiva fugatura. Il fonte battesimale è stato riposizionato al suo posto, si proseguono i ritocchi pittorici alle decorazioni interne e viene sistemato l’impianto elettrico della Chiesa. All’esterno si è proseguito con la posa in opera del materiale drenante di varie dimensioni e con la posa delle lastre in porfido della pavimentazione esterna. In luglio si esegue la ceratura delle pavimentazioni lignee e il trattamento dei portoni, con applicazione finale di una scossalina ciascuno. Sono stati quindi montati l’altare maggiore e gli arredi sacri, ricollocando la tela di S. M. Maddalena e la cornice dell’altare maggiore. Sono stati riposizionati anche i banchi all’interno e completata la posa dei nuovi corpi illuminanti e del sistema audio-fonico.
I lavori si sono conclusi il giorno 20 agosto 2021, come da relativa Comunicazione.
Variante n°2
– con la rimozione prevista e autorizzata dal progetto di Variante n. 1 degli intonaci decoesi, fatiscenti e a base cementizia sono stati messi in luce i bordi esterni delle due finestre cinquecentesche (menzionate negli Atti visitali del 30 maggio del 1642), a lato del portale di ingresso; Si propone pertanto di rimuovere il tamponamento in muratura dei fori e di rimettere in luce le antiche aperture;
– durante le operazioni di rimozione del pavimento e scarifica su terrapieno sono state rinvenute delle canalette in cemento per l’allontanamento dell’acqua che sono state demolite ; inoltre è stato rivenuto più in superficie del previsto lo strato roccioso in base al quale è stato necessario modificare l’altezza del cassero a perdere e colmare con ghiaia le aree di depressione rocciosa;
– per rendere possibile il completamento del vespaio aerato si è reso necessario spostare temporaneamente il fonte battesimale che verrà ricollocato in situ al suo posto;
– è stato deciso di modificare il tracciato dell’impianto di riscaldamento a termoventilazione per limitare lo scavo in roccia esterno risultata maggiormente presente in situ secondo il primo tracciato e ridurre la parte di impianto all’esterno della Chiesa per ridurne la dispersione per colore trasportato;
– nella realizzazione del condotto di c.a. di contenimento dell’ impianto di riscaldamento si è ritenuto più opportuno realizzare la chiusura superiore non in cemento come previsto in progetto ma con una lamiera grecata;
– durante l’esecuzione iniziale di sondaggi stratigrafici sul prospetto sud in corrispondenza della meridiana presente si è potuto constatare come di essa fosse conservato solo l’impronta sull’ultimo strato di tinteggiatura presente; in accordo con i funzionari di zona della Soprintendenza per i Beni Culturali si è concordato di eseguire un ulteriore sondaggio per verificare la natura dello strato inferiore; tale operazione ha messo in luce le tracce di una precedente meridiana affrescata che è stata messa in luce e della quale si intende procedere al restauro conservativo con riposizionamento dello gnomone; per quanto riguarda la meridiana rimossa si è proceduto alla sua documentazione con il ridisegno su lucido;
– sul lato sud della sagrestia inoltre sono state rinvenute le tracce di un’altra meridiana, di dimensioni minori che si intende ugualmente restaurare;
– si è valutato di poter eliminare il raccordo del pluviale della falda sud della chiesa con la discesa della sagrestia realizzando un canale scatolare incassato nello spessore del manto di copertura delle scandole di larice, sempre in rame come tutte le lattonerie presenti e previste;
– si ritiene necessario provvedere al restauro dell’apertura a mezzaluna presente in facciata sopra il portale principale che mostra una vetrata artistica dipinta a grisaglie la cui presenza è documentata nel 1642;
– ai fini manutentivi della vetrata artistica e dello stesso serramento a mezzaluna presente sulla controfacciata si ritiene opportuno di rendere apribile lo stesso;
– con i sondaggi stratigrafici eseguiti in esterno sono state messe in luce tracce di decorazione a falsa cortina con cornice di colore rosso e campitura in calce di colore bianco in corrispondenza delle angolate della Chiesa cinquecentesca;
– durante il corso dei lavori con la committenza si è valutato di non realizzare la nuova pavimentazione interna in battuto di calce indicata nel progetto di Variante n. 1 ma di procedere alla posa delle lastre in porfido rimosse;
– a completamento del vespaio aerato previsto in progetto verranno eseguiti dei fori nella muratura perimetrale per permettere l’areazione del vespaio con l’esterno;
– si procederà alla sostituzione degli attuali motori elettrici e relativi apparecchi invertitori delle campane in quanto da osservazione più attenta visto l’età degli apparecchi pari a 50 anni, la rigenerazione non avrebbe avuto garanzia;
– verranno sostituti gli attuali corpi illuminanti e verranno posizionati due nuovi punti luce sulla controfacciata in sostituzione dell’ultimo della controparete a nord e dell’ultimo sul pilastro verso sud;
– verrà sostituito il rubinetto del lavabo della sagrestia;
– non verranno posati i pali fermaneve la cui realizzazione era stata ipotizzata nel progetto di Variante n. 1;
– si è provveduto a riparare il doccione presente in corrispondenza della feritoia sul lato nord del campanile in quanto le stuccature si erano degradate e si erano riscontrate infiltrazioni e conseguente degrado dell’intonaco sul prospetto;
– con il necessario smontaggio dell’altare ligneo maggiore, per consentire le operazioni di scavo dell’aula per la realizzazione del vespaio aerato, si è potuto riscontrare che l’attuale struttura portante dell’altare non aveva fondazione profonda ma appoggiava direttamente sul pavimento in lastre di porfido e che la muratura portante era realizzata in mattoni forati riportante la data all’interno del 1956. Si è reso necessario provvedere allo spostamento della mensa in pietra e allo smontaggio della struttura in forati; si provvederà alla posa di nuova muratura in mattoni pieni.
Varianti di quantità
– Nel progetto di Variante n. 1 era previsto la revisione del manto di copertura in scandole con sostituzione di scandole a sud della sagrestia; la situazione rinvenuta è risultata di totale degrado circa per l’intera superficie delle scandole in larice. Pertanto, si rende necessario procedere sulla totalità della copertura;
aggiornamento del rilievo della pianta dell’attacco a terra con aumento della superficie.
Fotografie dello stato di fatto
Confronto: prima e dopo
Fotografie di cantiere